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Alcune
altre periferiche
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Interfacce
Batteries Included BusCard
Batteries Included BusCard 2
Memoria e CPU
Video, grafica e disegno
Batteries Included BI80
Data20 VideoPak 80
Data20 XL80
Grafsales Grafpad
Koala Pad
Memorie di massa
Amtech RF-501C
Elite DS64
Entrepo Quick Data Drive
Indus GT
MSD Super Disk
MSD Super Disk II
Oceanic Exceleator
Oceanic OC-118
Progressive Periph. The Vault
Raritan D540
Rex 9900
Musica, sintesi e MIDI
Covox Voice Master
Currah Microspeech
Passport Desigs MIDI Interface
SIEL CMK-49
SIEL Sound Buggy
Wersiboard Music 64
Stampanti
Citizen 120D
Citizen i520 CD
Epson LX-800
Juki 6000
Okidata 120
Riteman C+
Seikosha GP-500VC
Seikosha GP-700VC
Seikosha GP-1000VC
Star Gemini II
Star SG-10C
Star SL-10C
Star STX Termica
Input
Atari CX85
Lindy Light Pen Modul
Modem e telecomunicazioni
MPP 1064
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Tante
porte sul mondo |
Questa
sezione tratta delle varie periferiche sviluppate
per il Commodore 64 nell'arco della sua lunga
vita, e si rivolge principalmente alle periferiche
classiche, ovvero quelle realizzate quando il
C64 era ancora un computer commerciale. Oltre
ad una breve panoramica delle periferiche ed espansioni
più note, si vogliono prendere in considerazione
anche tutti quei dispositivi più originali,
avanzati o semplicemente meno noti al grande pubblico,
vuoi per la specificità del campo di applicazione,
vuoi per la diffusione limitata. Il lungo periodo
di permanenza sul mercato del C64, la sua naturale
predisposizione ad essere espanso grazie alla
struttura interna e all'ampia dotazione di porte,
e la grande diffusione a livello internazionale
ha portato allo sviluppo di una miriade di periferiche
prodotte non solo da grandi nomi, ma anche da
piccole ditte quando non direttamente da laboratori
di elettronica o negozi di informatica a livello
locale. Ciò ha portato al fiorire non solo
di dispositivi classici come memorie di massa
o stampanti, ma anche di espansioni ed add-on
delle più diverse tipologie, rendendo un
censimento accurato un'impresa assai ardua.
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Le
memorie di massa
Le memorie di massa sono da sempre il
naturale complemento di qualsiasi elaboratore. Oggi
vi si presta forse meno attenzione, dato che sono
incluse di default in ogni computer all'atto dell'acquisto,
ma all'epoca la dotazione di tali periferiche con
ogni nuovo home computer non era scontata e spesso
arrivava nella casa in un secondo momento. La scelta
di rendere compatibile il C64 con l'antecedente
VIC-20, pur con i problemi di rallentamento del
floppy drive, permise di avere subito a disposizione
il regostratore Datassette ed il drive VIC-1541
della casa madre. Col tempo una vasta gamma di memorie
di massa si aggiunse a queste prime due unità,
sia fornite dalla stessa Commodore, sia sviluppate
da produttori indipendenti. Al 1541 si affiancarono
il 1570, 1571, 1541-II, 1581 e tutta una serie di
cloni di altre marche quali Amtech, MSD, Oceanic,
Indus ecc... anche se il buon vecchio 1541 restò
sempre il dominatore del mercato. Analogamente,
al Datassette si affiancarono tutta una serie di
registratori compatibili (spesso venduti a prezzi
assai più convenienti) e persino delle semplici
interfacce per utilizzare i normali registratori
musicali. Sul mercato fecero la loro comparsa anche
memorie di massa particolari, quali ad esempio il
Quick Data Drive (una specie di streamer veloce),
e hard disk di diversi tagli. Infine, con un'interfaccia
IEE488 era possibile collegare direttamente le periferiche
parallele degli elaboratori PET.
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Parte
di una brochure della Commodore tedesca
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Periferiche
di stampa
Il settore delle periferiche di
stampa è stato forse uno dei più ricchi
per il Commodore 64. Non stiamo ovviamente parlando
delle numerose stampanti parallele collegabili alla
macchina tramite interfaccia Centronics, ma dei modelli
utilizzabili direttamente. La scelta della Commodore
di continuare a supportare il bus seriale CBM permise
un continuo rinnovamento del parco stampanti: anche
quando fu l'Amiga a divenire il computer più
gettonato venivano ancora introdotte stampanti con doppia
porta (Centronics e seriale CBM) che ne permettevano
l'utilizzo sul 64. Le stampanti rese disponibili dalla
casa madre sono state almeno una decina, dai primi modelli
solamente testuali fino a quelle grafiche e persino
a colori. Non dimenticando il simpatico plotter 1520
a 4 colori. Alle unità Commodore si affiancavano
poi quelle dei maggiori produttori indipendenti di stampanti:
Citizen, Oki, Seikosha, Star, Epson, Juki sono alcuni
dei nomi, ognuno con in catalogo la propria proposta
(a volte anche più di una) per il 64. Si trattava
spesso di ottimi prodotti, quasi sempre nella dimensione
classica ad 80 colonne.
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Espansioni
per tutti i gusti
Il successo commerciale del
C64 portò con se tutto un indotto di terze
parti che si cimentarono non solo con la produzione
di software ma anche con le realizzazione delle
espansioni più disparate. Se da un lato
questi prodotti rivaleggiavano con gli omologhi
Commodore (si pensi ad esempio al fiorente settore
delle stampanti), dall'altro esploravano terreni
dove la casa madre non si cimentava. Potevamo
così trovare sul mercato vari dispositivi
a partire dal settore musicale, digitalizzazione
audio e video, tavolette grafiche e penne ottiche,
accessori orientati all'ufficio (come per esempio
le cartucce per ottenere le 80 colonne video),
interfacce per trasformare il C64 in un controllore
degli apparati più singolari (dal timer
per accendere la caffettiera al braccio robotico,
da macchine a controllo numerico industriale a
sistemi di domotica) e così via. Questo
business non coinvolse solo grandi nomi, ma, spesso,
molti piccoli produttori locali. La naturale predisposizione
all'espansione e l'abbondanza di informazioni
disponibili (perfino il piccolo manuale incluso
riportava le esatte piedinature di tutte le porte)
rendevano la progettazione di interfacce per il
C64 alla portata della grande industria come del
singolo hobbista. Una parte assolutamente non
esaustiva delle periferiche per il C64 è
riportata a lato.
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Pubblicità
dello Spartan, una delle più incredibili
periferiche per C64 che lo trasformava
in un Apple II
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