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Graphic
Environment Operating System |
GEOS, ovvero
Graphic Environment Operating System, l' incredibile
sistema operativo a finestre sviluppato dalla Berkley
Softworks per il Commodore 64 si avvia a compiere vent'
anni. GEOS è infatti stato realizzato a cavallo
tra il 1985 ed il 1986 e si appresta ad entrare nel
suo terzo decennio di vita. Buon compleanno GEOS!
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Finestre ed
icone ad 8 bit
Proprio nel momento in cui i 16 bit con i loro sistemi multitasking
a finestre iniziavano il loro dominio, quando gli altri 8-bit
cominciavano la loro parabola discendente, GEOS rivitalizzava
un computer con 5 anni sulle spalle ponendolo un gradino sopra
agli altri. E ci portava, caso quasi unico tra gli 8-bit,
qualcosa che somigliava a quegli ambienti che invidiavamo
ad vari MacIntosh, Amiga, Atari ST. Non una semplice interfaccia
grafica ma un vero e proprio sistema operativo, GEOS appena
caricato prendeva il controllo della macchina e vi proiettava
nel suo ambiente facendovi dimenticare il vecchio schermo
blu e celeste. GEOS aveva i suoi formati, i suoi tipi di files,
le proprie applicazioni scritte appositamente.
What you see
is what you get
Un ambiente integrato, tecnologia WYSIWYG
(What You See Is What You Get), primitivo multitasking, GEOS
permetteva alle varie applicazioni di dialogare tra loro e
di scambiarsi dati attraverso funzioni di taglia-copia-incolla.
Gestione attraverso tastiera, joystick o mouse, drag-and-drop
di icone e documenti ad esempio sul cestino per la cancellazione,
sulle icone delle stampanti per la stampa diretta, sulle icone
dei drive per la copia. Facile implementazione di driver per
periferiche presenti e future (ad esempio nuovi modelli di
stampanti che potevano così essere supportate). Una serie
di piccole applicazioni venivano fornite di serie: GeoWrite
per la scrittura di testi, GeoPaint per la realizzazione di
immagini con 14 strumenti 32 tipi di pennello e 32 diversi
pattern di riempimento. Non potevano mancare piccoli accessori
come il notepad e l' orologio. Ma non finiva qui: GEOS, come
tutti i sistemi operativi aveva bisogno di applicazioni sviluppate
apposta per lui. La Berkley Softworks rilasciava una serie
di impressionanti tools per le principali applicazioni di
ufficio e di produttività personale, ed altri sarebbero
poi seguiti da terze parti.
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Luci
ed ombre di GEOS |
Come la Berkley Softworks
sia riuscita ad infilare un sistema del genere
in computer da 64k e 1 MHz rimane ancora un mistero.
GEOS dava l' illusione di poter competere con
computer a 16 bit dalle prestazioni ben maggiori,
ma restava, appunto, un' illusione. In fondo,
sotto un ambiente così curato c' era ancora un
Commodore 64 e forse sarebbe stato davvero troppo
pretendere da esso le prestazioni di sistemi che
costavano da cinque a dieci volte tanto. L' area
di lavoro era limitata ai 320x200 pixel messi
a disposizione dall' hardware e la gestione delle
finestre non era completamente libera, non nel
modo a cui siamo abituati oggi ad esempio con
Windows. La memoria totale era quella che era
e con un solo disk drive che costringeva a frequenti
swapping, in un epoca in cui gli hard-disk erano
oggetti da nababbi, conveniva crearsi dei dischi
di lavoro che contenessero sia l' applicazione
che i documenti e un bel po' di pazienza. In fondo
se i vecchi sistemi Apple II, CP/M, MS-DOS basati
su sistemi operativi a disco e con quantità di
memoria nell' ordine del C64 venivano tipicamente
forniti con due drive un motivo c' era. Per questo
per poter utilizzare appieno GEOS era consigliabile
dotarsi di un secondo drive in modo da ridurre
drasticamente i cambi di disco. Si poteva poi
aggiungere una delle tante espansioni RAM disponibili
per il C64 per la creazione di Ram-disk dove memorizzare
dati e programmi: con questo ausilio le applicazioni
letteralmente volavano e GEOS diventava realmente
produttivo.
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Tanti
nuovi applicativi
GeoWrite Workshop, un pacchetto di word processing pieno
di features: larghezza di testo fino a 21 centimetri,
allineamento, centratura, 4 tipi di giustificazione, spaziatura
normale, doppia o una volta e mezza, intestazione e piè
di pagina, paginazione, margini, ricerca e sostituzione,
scorciatoie via tastiera, fonts selezionabili ed aggiungibili,
stili di scrittura normale, sottolineato, corsivo, grassetto,
outlined e la possibilità di inserire immagini nel testo.
Includeva GeoLaser, un driver per stampanti Apple Laserwriter
e Textgrabber per l' import del testo da altri wp. GeoSpell
- Un correttore ortografico da quasi 30.000 parole per
i vostri documenti, espandibile e personalizzabile, includeva
il GeoFont per la creazione e l' editing di font personalizzati
da usare con GeoWrite. Anche i font, come tutti i file
in ogni disco, comparivano sul desktop come oggetti ad
icona. GeoCalc, un foglio di calcolo da 28.000 celle in
tecnologia WYSIWYG. 256 righe per 112 colonne con i parametri
delle celle che erano tutti regolabili: larghezza, allineamento,
testo normale oppure corsivo, grassetto o entrambi. Includeva
funzioni trigonometriche, esponenziali, logaritmiche e
finanziarie con una precisione di nove cifre. Lo schermo
poteva essere diviso per visualizzare due porzioni di
foglio alla volta. Tutto poteva ovviamente essere stampato,
anche in near letter quality.
GeoChart, un programma per la realizazione di grafici
di vario tipo. E' probabile che fosse linkabile con gli
altri pacchetti per la sorgente dei dati. GeoFile, un
sistema per la creazione dei propri database. La realizzazione
dei moduli era eseguita semplicemente disegnando rettangoli
sullo schermo a mo' di finestre da un' area globale di
21 per 28 centimetri. Su tutti i campi definiti si potevano
applicare le ricerche. Era possibile aggiungere anche
immagini grafiche ed il tutto era stampable in sedici
diverse maniere. Ma il pacchetto più incredibile era forse
GeoPublish, un software di desktop publishing sul modello
di quelli disponibili per i più blasonati computer basati
su processori 68000. Permetteva la creazione di master
per la successiva pubblicazione, progettazione di maschere
per l' incolonnamento, progettazione di layout grafici
e testuali con selezione delle zone assegnate al testo
e sua disposizione attorno alle immagini, text-editor
integrato, modulo grafico per il disegno o il ritocco
delle immagini con centratura, scalatura, cropping ed
altro. Con una Laserwriter si potevano creare e stampare
pubblicazioni a 300 dpi con un umile Commodore 64, anche
per via telematica grazie ad un servizio offerto dalla
bbs Quantum Link. Tanti altri piccoli applicativi erano
disponibili: GeoDex, uno schedario rolodex virtuale che
partendo dai numeri immessi nelle schede poteva telefonare
ai vostri conoscenti in congiunzione ad un modem con autodial.
I Deskpack, collezioni di accessori per il Desktop, I
Fontpack, collezioni di font aggiuntivi e così via. |
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