ITALIA  
 
Periferiche ed espansioni per Commodore 64
 
 
 
Le periferiche Commodore


Automodem
Adattatore Telematico 6499
CP/M Module
Datassette 1530
Drive Floppy 1541
Drive Floppy 1541-II
Drive Floppy 1570
Drive Floppy 1581

Drive Floppy 1Mb SFD-1001
Espansione RAM 1764
Magic Voice
Monitor 1701/1702

Monitor 1802
Mouse 1350
Mouse 1351
Music Keyboard
Plotter 4 colori 1520
Stampante MPS-801
Stampante MPS-802
Stampante MPS-803
Stampante MPS 1200/1230/1250
Stampante DPS-1101
Sound Expander
Sound Sampler
VIC-Modem

Alcune altre periferiche


Interfacce

Batteries Included BusCard
Batteries Included BusCard 2

Memoria e CPU

Video, grafica e disegno

Batteries Included BI80
Data20 VideoPak 80
Data20 XL80
Grafsales Grafpad
Koala Pad

Memorie di massa

Amtech RF-501C
Elite DS64
Entrepo Quick Data Drive
Indus GT
MSD Super Disk
MSD Super Disk II
Oceanic Exceleator
Oceanic OC-118
Progressive Periph. The Vault
Raritan D540
Rex 9900

Musica, sintesi e MIDI

Covox Voice Master
Currah Microspeech
Passport Desigs MIDI Interface
SIEL CMK-49
SIEL Sound Buggy
Wersiboard Music 64

Stampanti

Citizen 120D
Citizen i520 CD
Epson LX-800
Juki 6000
Okidata 120
Riteman C+
Seikosha GP-500VC
Seikosha GP-700VC
Seikosha GP-1000VC
Star Gemini II
Star SG-10C
Star SL-10C
Star STX Termica

Input

Atari CX85
Lindy Light Pen Modul

Modem e telecomunicazioni

MPP 1064

Tante porte sul mondo

Questa sezione tratta delle varie periferiche sviluppate per il Commodore 64 nell'arco della sua lunga vita, e si rivolge principalmente alle periferiche classiche, ovvero quelle realizzate quando il C64 era ancora un computer commerciale. Oltre ad una breve panoramica delle periferiche ed espansioni più note, si vogliono prendere in considerazione anche tutti quei dispositivi più originali, avanzati o semplicemente meno noti al grande pubblico, vuoi per la specificità del campo di applicazione, vuoi per la diffusione limitata. Il lungo periodo di permanenza sul mercato del C64, la sua naturale predisposizione ad essere espanso grazie alla struttura interna e all'ampia dotazione di porte, e la grande diffusione a livello internazionale ha portato allo sviluppo di una miriade di periferiche prodotte non solo da grandi nomi, ma anche da piccole ditte quando non direttamente da laboratori di elettronica o negozi di informatica a livello locale. Ciò ha portato al fiorire non solo di dispositivi classici come memorie di massa o stampanti, ma anche di espansioni ed add-on delle più diverse tipologie, rendendo un censimento accurato un'impresa assai ardua.

Le memorie di massa

Le memorie di massa sono da sempre il naturale complemento di qualsiasi elaboratore. Oggi vi si presta forse meno attenzione, dato che sono incluse di default in ogni computer all'atto dell'acquisto, ma all'epoca la dotazione di tali periferiche con ogni nuovo home computer non era scontata e spesso arrivava nella casa in un secondo momento. La scelta di rendere compatibile il C64 con l'antecedente VIC-20, pur con i problemi di rallentamento del floppy drive, permise di avere subito a disposizione il regostratore Datassette ed il drive VIC-1541 della casa madre. Col tempo una vasta gamma di memorie di massa si aggiunse a queste prime due unità, sia fornite dalla stessa Commodore, sia sviluppate da produttori indipendenti. Al 1541 si affiancarono il 1570, 1571, 1541-II, 1581 e tutta una serie di cloni di altre marche quali Amtech, MSD, Oceanic, Indus ecc... anche se il buon vecchio 1541 restò sempre il dominatore del mercato. Analogamente, al Datassette si affiancarono tutta una serie di registratori compatibili (spesso venduti a prezzi assai più convenienti) e persino delle semplici interfacce per utilizzare i normali registratori musicali. Sul mercato fecero la loro comparsa anche memorie di massa particolari, quali ad esempio il Quick Data Drive (una specie di streamer veloce), e hard disk di diversi tagli. Infine, con un'interfaccia IEE488 era possibile collegare direttamente le periferiche parallele degli elaboratori PET.

Parte di una brochure della Commodore tedesca

Periferiche di stampa

Il settore delle periferiche di stampa è stato forse uno dei più ricchi per il Commodore 64. Non stiamo ovviamente parlando delle numerose stampanti parallele collegabili alla macchina tramite interfaccia Centronics, ma dei modelli utilizzabili direttamente. La scelta della Commodore di continuare a supportare il bus seriale CBM permise un continuo rinnovamento del parco stampanti: anche quando fu l'Amiga a divenire il computer più gettonato venivano ancora introdotte stampanti con doppia porta (Centronics e seriale CBM) che ne permettevano l'utilizzo sul 64. Le stampanti rese disponibili dalla casa madre sono state almeno una decina, dai primi modelli solamente testuali fino a quelle grafiche e persino a colori. Non dimenticando il simpatico plotter 1520 a 4 colori. Alle unità Commodore si affiancavano poi quelle dei maggiori produttori indipendenti di stampanti: Citizen, Oki, Seikosha, Star, Epson, Juki sono alcuni dei nomi, ognuno con in catalogo la propria proposta (a volte anche più di una) per il 64. Si trattava spesso di ottimi prodotti, quasi sempre nella dimensione classica ad 80 colonne.

Espansioni per tutti i gusti

Il successo commerciale del C64 portò con se tutto un indotto di terze parti che si cimentarono non solo con la produzione di software ma anche con le realizzazione delle espansioni più disparate. Se da un lato questi prodotti rivaleggiavano con gli omologhi Commodore (si pensi ad esempio al fiorente settore delle stampanti), dall'altro esploravano terreni dove la casa madre non si cimentava. Potevamo così trovare sul mercato vari dispositivi a partire dal settore musicale, digitalizzazione audio e video, tavolette grafiche e penne ottiche, accessori orientati all'ufficio (come per esempio le cartucce per ottenere le 80 colonne video), interfacce per trasformare il C64 in un controllore degli apparati più singolari (dal timer per accendere la caffettiera al braccio robotico, da macchine a controllo numerico industriale a sistemi di domotica) e così via. Questo business non coinvolse solo grandi nomi, ma, spesso, molti piccoli produttori locali. La naturale predisposizione all'espansione e l'abbondanza di informazioni disponibili (perfino il piccolo manuale incluso riportava le esatte piedinature di tutte le porte) rendevano la progettazione di interfacce per il C64 alla portata della grande industria come del singolo hobbista. Una parte assolutamente non esaustiva delle periferiche per il C64 è riportata a lato.

Pubblicità dello Spartan, una delle più incredibili periferiche per C64 che lo trasformava in un Apple II